Siccità: il Governo annuncia oltre 700 mln euro ma senza piano. Occorre migliorare rete irrigua e sistema assicurazioni.

Il Governo annuncia un pacchetto di investimenti per complessivi 700 milioni di euro nei prossimi anni ma senza spiegare come intenda verificare a livello nazionale, e in via preliminare, le opere irrigue esistenti e l'operato dei diversi consorzi né ha spiegato con quale cronoprogramma intenda realizzare la riprogettazione della rete idrica e di quella consortile.
Questo è quanto abbiamo appreso a seguito della risposta del Ministero delle Politiche Agricole al nostro question time sulle ripercussioni della siccità nel settore agricolo.
Il Ministro Martina si è soffermato sulla dotazione finanziaria che da sola non è sufficiente a garantire una corretta gestione della risorsa idrica in agricoltura, vista soprattutto la situazione a macchia di leopardo che ad oggi ne caratterizza la gestione. Da un lato infatti ci sono opere per le quali i soldi tardano ad arrivare e dall'altro, i consorzi che non garantiscono una trasparenza nella gestione dei fondi per gli interventi necessari. Inoltre il ministro dice che 'proprio in questi giorni pervengono le proposte progettuali per l'efficientamento nell'uso dell'acqua in agricoltura con investimenti mirati atti a migliorare la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui'. Una questione nota da tempo e che testimonia come non ci sia ancora un cronoprogramma per la prevenzione della siccità ma che si è ancora alla fase embrionale della presentazione dei progetti. Senza pianificazione si rischia di replicare la cattiva gestione della risorsa idrica e dei soldi pubblici affidandosi all'onestà delle singole realtà territoriali. Chiediamo inoltre l'introduzione di un Piano Nazionale degli Invasi per poter trattenere le acque di pioggia, creando riserve utili e limitando il rischio idrogeologico per le comunità, visto che attualmente riusciamo a preservarne solo l'11%.
Migliorare la rete irrigua e il funzionamento del sistema di assicurazioni per gli agricoltori per prevenire l'emergenza idrica legata alla siccità e le relative conseguenze negative sui raccolti è, in sintesi, il contenuto di una nostra risoluzione presentata in Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati.
Ad oggi le anomalie legate al cambiamento climatico, in particolare l'incremento della temperatura e la scarsità di pioggia, hanno provocato danni al comparto che, secondo le prime stime di alcune associazioni di categoria, si attestano intorno al miliardo di euro. Un fenomeno ormai noto da tempo che andrebbe riconosciuto e prevenuto, innanzitutto come una crisi ecologica oltre che produttiva, prima di trovarsi a fronteggiare l'ennesima emergenza. Stando alla situazione attuale, chiediamo che quindi sia promosso il sistema assicurativo agevolato, anche tramite i servizi Ismea e Rete Rurale per potenziarne la struttura informativa, e migliorato ulteriormente attraverso una più efficace organizzazione delle procedure, prevedendo che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, rediga il Piano Assicurativo annuale e predisponga la possibilità di presentare la Manifestazione di interesse o il Piano Assicurativo Individuale nel corso del mese di ottobre al fine di consentire la sottoscrizione delle coperture assicurative già dai primi giorni di novembre e a prevedere la possibilità di validazione dei criteri di risarcimento delle polizze da parte del Ministero evitando il silenzio-assenso al fine di avere polizze assicurative chiare e in tempo per i periodi più critici.
Tra gli interventi proposti per migliorare l'approvvigionamento idrico: velocizzare il completamento delle opere irrigue, pubblicare ed aggiornare costantemente l'avanzamento dei lavori al fine di registrare i progressi compiuti; promuovere ed incentivare l'uso di sistemi irrigui di precisione e della rete IRRIFRAME e ad aggiornare i dati presenti nel SIGRIAN.

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