Ferrovia ionica, 500 milioni di lavori senza un progetto: esposto del M5S


Sull'ammodernamento e la velocizzazione della linea ferroviaria ionica calabrese, ho appena depositato insieme ai colleghi parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle (Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Laura Ferrara) e al docente esperto di trasporti Domenico Gattuso, un esposto alla Corte dei Conti e alle Procure di Reggio Calabria e Catanzaro.

Da Rocca Imperiale (Cs) a Reggio Calabria-Porto sono previsti lavori per circa 500 milioni, per cui il governatore Mario Oliverio, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e il dg di Rete ferroviaria italiana, Maurizio Gentile, presentarono alla stampa, nel maggio scorso presso la Cittadella regionale, uno specifico protocollo d'intesa.

Vi sono, inoltre, ulteriori 70 milioni per materiale rotabile già stanziati, che faranno parte di un successivo accordo. Secondo noi le risorse pubbliche della comunità calabrese sono state attribuite ad Rfi senza che sia stato reso pubblico il progetto delle opere, ed in particolare l’insieme degli elaborati tecnici relativi (relazione, tavole di progetto, specifica delle opere e relativo articolato dei costi, cronoprogramma degli interventi et coetera). A nostro avviso c'è il rischio che l'azienda Rfi potrebbe effettuare semplici opere di manutenzione della linea, ordinariamente a suo carico, sfruttando risorse comunitarie rilevanti senza provvedere ad un reale potenziamento (che prevede anche il recupero delle stazioni), persistendo peraltro in una incoerente opera di smantellamento dei binari in numerose stazioni.

Insomma dopo le nostre richieste istituzionali ignorate (interrogazioni parlamentari e richieste di accesso agli atti) vogliamo che la magistratura ordinaria e contabile controllino a modo le carte, ad evitare eventuali indebiti utilizzi di risorse pubbliche a danno dei passeggeri calabresi.

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