Oliverio sostenga il "Piano delle Aree" per tutelare la Calabria dalle trivelle

Il Presidente Oliverio ed il Consiglio regionale della Calabria, prendano esempio dai colleghi della Basilicata e si facciano promotori di una proposta legislativa che provenga dalle regioni volta a reintrodurre nel nostro ordinamento il così detto ‘Piano della Aree’.
La stessa proposta è stata presentata in Parlamento a mia prima firma per reintrodurre il ‘Piano delle Aree’, vale a dire la possibilità, per le Regioni e gli enti locali, di partecipare attivamente nella governance energetica.
Il Piano delle Aree servirà per fare in modo che non si possano autorizzare trivellazioni per ricerca di idrocarburi in ogni dove, ma può offrire la possibilità per i territori di impedire certe pratiche in prossimità di colture di pregio, zone turistiche, antropizzate o ad alto rischio sismico. In Italia, praticamente dal 1927, si è concesso la possibilità di trivellare ovunque favorendo di fatto le multinazionali dell'energia fossile.
La proposta del Piano delle Aree è una proposta di buon senso, richiesta a gran voce da 148 associazioni e comitati e 135 personalità del mondo della cultura, delle scienze e della politica. La legge farà in modo che si possa stabilire in modo chiaro ed inequivocabile quali siano i territori da salvaguardare dalle trivellazioni.
Oliverio e la sua giunta fino ad oggi hanno fatto il doppio gioco sulle trivellazioni visto che i vari governi nazionali targati PD (Letta-Renzi-Gentiloni), non hanno fatto altro che foraggiare l'energia fossile a discapito delle rinnovabili. Ora Oliverio e l'assessore Rizzo hanno l’opportunità di chiarire una volta per tutte se stanno dalla parte delle multinazionali o della salvaguardia dell’ambiente in Calabria. Prendano in mano la situazione imitando la Basilicata.

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