Caro Gratteri, desideriamo incontrarti al più presto: ecco perchè!

«Ci sono diverse questioni che, sulla base dei nostri numerosi esposti alla Procura di Catanzaro, desideriamo affrontare con lei, procuratore ‪‎Gratteri‬, nella consapevolezza che la sua coscienza di uomo, prima che di magistrato, è una garanzia per il rispetto della legge, nella nostra terra calpestata come la dignità del suo popolo».
Con una lettera-fotografia dei principali problemi calabresi, insieme alla collega Dalila Nesci abbiamo chiesto un incontro con urgenza al nuovo procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri. «La sua recente nomina – abbiamo scritto – è senz'altro una di quelle rare buone notizie che ai cittadini, specie ai più semplici, restituiscono speranza e fiducia nelle istituzioni; di frequente macchiate da un opportunismo predatorio di esponenti politici e di altri soggetti inclini alla connivenza, deboli nell'animo o ben rodati nel tradimento dello Stato».
«Purtroppo, nel tempo la Procura della Repubblica di Catanzaro – abbiamo ricordato – ha visto e vissuto non poche vicende opache, che hanno concorso a confondere l'opinione generale, da lustri priva di riferimenti morali e di esempi e modelli di salvaguardia del bene pubblico. Come saprà, la componente parlamentare calabrese del MoVimento 5 stelle denunciò situazioni d'imbarazzo alquanto tipiche in Calabria, in cui spesso le responsabilità pubbliche vengono influenzate da tentativi d'avvicinamento che minano la terzietà e la necessaria autonomia dei loro titolari; pure di là da possibili risvolti penalistici, del tutto diversi dal discorso morale che, biasimati dal potere, tentiamo di promuovere sulla lezione di Paolo ‪Borsellino‬».
«L'amministrazione pubblica della Calabria, a prescindere da ogni dialettica politica, non brilla – abbiamo sottolineato – per efficienza, trasparenza e correttezza. Questo è un dato incontestabile, per cui parlano gli effetti: la povertà diffusa, la carenza di diritti e servizi, l'inquinamento ambientale, l'‪#‎emigrazione‬ e in primo luogo le gravi sofferenze del servizio sanitario regionale, inadeguato a fornire risposte sicure ai singoli e, stando al recente caso del punto nascite di Reggio Calabria, a volte perfino disumano».
Nella lettera al procuratore Gratteri, abbiamo aggiunto riferimenti diretti: «Nella sanità e in materia ambientale ci sono stati e continuano troppi ‪‎abusi‬, intanto per la dilagante certezza dell'impunità. La nostra piccola esperienza ci ha mostrato addirittura un fare sfacciato e compiaciuto di non pochi responsabili della gestione sanitaria, evidentemente protetti da alte sfere o collegati ad apparati di insabbiamento della verità, che in Calabria coincide con la legge, con la voce del più forte».

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