Revocare l'autorizzazione all'impianto di San Sango di Tortora (CS)

Ci sono le condizioni di legge per revocare l’autorizzazione all’esercizio dell’impianto di eliminazione di rifiuti pericolosi e non del comune di Tortora (CS). E' quanto ho scritto al Governatore della Regione Calabria Mario Oliverio ed all’assessore dell’ambiente Antonella Rizzo.
Secondo noi i procedimenti amministrativi relativi al rilascio della V.I.A.  e dell’A.I.A. risultano viziati sotto diversi aspetti, tra cui l’eccessiva durata e la carenza di atti istruttori, e  per vizi di legittimità (violazione di legge, eccesso di potere, incompetenza relativa) oltre che di merito. Il giudizio di compatibilità ambientale è stato rilasciato su un impianto già realizzato e non su un progetto da realizzare come il caso richiedeva e con caratteristiche diverse da quelle risultanti dalle autorizzazioni.
L’impianto è ricadente in un Sito di importanza comunitaria (Sic) per la tutela della biodiversità. Ciò significa che era necessaria una valutazione d’incidenza, la cui assenza determina la nullità di tutti gli atti, inclusa la valutazione di impatto ambientale e l’autorizzazione integrata ambientale. In più, nel rilascio delle autorizzazioni, la Regione Calabria ha ignorato l’interesse della Regione Basilicata, che avrebbe dovuto procedere in sintonia nel rilascio delle autorizzazioni in quanto l’area di interesse ricade anche nel territorio Lucano. Per non parlare dell’alto rischio sismico ed idrogeologico della zona in cui è costruito l’impianto, che potrebbe rendere ancora più devastanti gli effetti di un eventuale cataclisma naturale.
È assurdo come il lassismo della politica regionale stia contribuendo a sottovalutare la zona naturalistica della Valle del Noce, che andrebbe promossa e tutelata. Ho già richiamato l’attenzione del Ministro dell’ambiente sui dati relativi all’inquinamento del bacino. Oliverio con un atto di responsabilità, ritiri immediatamente quelle autorizzazioni.

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