Dossier M5S sulla Sanità in Calabria

Oggi a Catanzaro abbiamo presentato un dossier impietoso, ma soprattutto oggettivo, che in 40 punti fotografa le condizioni della sanità calabrese e chiede risposte vere alle istituzioni, a partire dal governo. Il primo dossier parlamentare sulla sanità calabrese, corredato di numerosi esposti sulle questioni principali, già trasmessi alla magistratura e alla Corte dei conti.
Il dossier ha la funzione di responsabilizzare il tavolo di verifica del piano di rientro sanitario, che si riunirà il prossimo 23 luglio a Roma. All'attenzione dei ministeri abbiamo posto gli argomenti chiave per il futuro della sanità calabrese: dal ruolo invasivo dell'Università di Catanzaro, specie sulla cardiochirurgia in Calabria, all'opacità sulla convenzione pediatrica con l'ospedale Bambino Gesù; dalle consulenze strapagate per i 393 milioni usciti senza tracce dall'Asp di Reggio Calabria alla mancata riapertura degli ospedali di Trebisacce e Praia a Mare; dalla nuova rete dell'assistenza, approntata al di fuori dei nuovi standard ospedalieri, all'assoluta mancanza dei livelli essenziali d'assistenza su tutto il territorio; dall'inadeguata gestione commissariale ai problemi di trasparenza e legalità.
Oltre cento atti parlamentari compendiano il dossier che affronta anche il pericolo nascite in Calabria e l'abbandono di disabili, emodanneggiati e dializzati.
Davanti all'immobilismo delle parti politiche in consiglio regionale rispetto all'insana gestione della sanità calabrese, commissariata, era necessario compiere un lungo e chiaro lavoro d'indagine quale il nostro, anche con le ispezioni negli ospedali, per sottoporre al potere centrale e al tavolo ex Massicci, aggiornato a breve, le questioni prioritarie da risolvere per sempre.
Soltanto con il rispetto delle regole si potranno riorganizzare i servizi sanitari di una regione che è ultima in Europa, nella quale mancano le garanzie di sicurezza e il diritto alla salute è saltato da troppo tempo. Con questo dossier il Movimento 5 stelle vuole aprire in profondità il dibattito sulla sanità calabrese, dimenticata e nell'ombra, restituendo alla politica il suo ruolo di confronto e decisione.

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