La libertà di stampa in Calabria non esiste!

Il Caso Gentile-l'ora della Calabria è stato solo l'esempio di come la politica sappia mettere le cose a tacere in questo Paese. Ricordate quella telefonata tra il direttore Regolo e lo stampatore De Rose?! Ricordate la minaccia velata che recitava (più o meno):"attento che il cinghiale ferito poi ammazza tutti"...?!
Oggi il quotidiano "l'ora della Calabria" da un minuto all'altro ha chiuso i battenti, su ordine del liquidatore che afferma di non essere in grado di garantire gli stipendi ad i lavoratori. Ma...non sarà mica la vendetta del cinghiale ferito?
I lavoratori della testata giornalistica si sono trovati improvvisamente con gli uffici chiusi da un minuto all'altro, nell'impossibilità assoluta di rendere il loro servizio e con la mancanza di qualsiasi forma di preavviso, in barba a tutte le regole a difesa dei diritti dei lavoratori. Così come senza alcun preavviso è stato chiuso anche il sito del giornale, cancellando in un solo click anche l'archivio degli articoli storici della testata giornalistica.
La libertà di stampa in Calabria era come un malato terminale, a cui stanno servendo una morte silenziosa quanto dolorosa. Un'eutanasia che passa nel silenzio dei più.
La Calabria tutta dovrebbe avere un sussulto d'orgoglio, la Calabria tutta dovrebbe capire che l'assenza d'informazione è una costante in tutti i regimi totalitari. Questo Paese dovrebbe comprendere che l'informazione è democrazia!

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