In Calabria la musica non cambia, creare l'emergenza per giustificare lo scempio ambientale!

Creare l'emergenza per giustificare lo scempio ambientale ed economico, sempre la stessa musica!
La Regione Calabria ha approvato ieri una delibera per risolvere l'emergenza rifiuti, che si protrae da ormai 20 anni e che ha visto sperperare oltre un miliardo di euro per non vedere risolto il problema. La soluzione proposta appare semplice: conferire i rifiuti in ogni buco possibile (anche se si tratta di discariche private) e bruciarli pur di toglierli dalle strade. L'ennesima soluzione che non risolve il problema. Mentre i mecenati dei rifiuti (amici degli amici dei politici calabresi e delle 'ndrine) si sfregano le mani, la Calabria continua a non possedere un piano virtuoso sui rifiuti che risolva l'emergenza in prospettiva.
Non bisogna perdere altro tempo per iniziare a programmare la strategia "Rifiuti Zero" ormai famosa in tutto mondo civile, fin dalla fase di gestione dell'emergenza, che altrimenti non finirà mai.
La raccolta differenziata porta a porta spinta rimane una chimera come una gestione virtuosa che guardi al rifiuto come una risorsa. Continuando di questo passo, gestita un'emergenza ne verrà un'altra come negli ultimi 20 anni!
L'attuale classe politica ha creato l'emergenza e ora “giustifica” ancora lo scempio ambientale ed economico pur di non far vedere ai cittadini i rifiuti per strada. La commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Calabria ci parla di malaffare con la criminalità organizzata. Ormai è sotto gli occhi di tutti la responsabilità e l'incapacità di queste persone di proporre soluzioni veramente efficaci per il bene della collettività!

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