L' antica Kroton sommersa dai rifiuti tossici nocivi



Presidente,
volevo segnalarle l'interrogazione a risposta scritta 4-00950 presentata il 20 giugno scorso, relativa alla bonifica dell'ex area industriale di Crotone.
L'interrogazione chiedeva chiarimenti relativi al Piano Operativo di Bonifica dell'ex area industriale di Crotone, circa 80 ettari di terreno contaminati da arsenico, piombo ed altri metalli pesanti.

Senza entrare troppo nei dettagli tecnici dell'interrogazione da me presentata, sembrerebbe che le tecniche di bonifica adottate siano insufficienti a garantire un recupero definitivo del territorio, impedendo, non solo, il recupero dal punto di vista ambientale, che migliorerebbe la qualità di vita dei cittadini ma, di fatto, anche la restituzione di zone importanti della città da destinare allo sviluppo economico.

L'ex area industriale di Crotone, infatti, è a due passi da uno dei mari più belli d'Italia ed a poche centinaia di metri da un'area archeologica che dovrebbe rivestire importanza internazionale, visto che contiene i resti di uno dei maggiori centri dell' ANTICA KROTON.
Il progetto operativo di bonifica è stato affidato ad un'azienda, la Syndial, la quale è stata condannata in I grado dal tribunale di Milano a risarcire il Ministero dell'Ambiente per la cifra di 56milioni di euro.
Evidentemente, però, poco importa di una semplicissima interrogazione parlamentare che vuole far luce sul recupero di una fetta importantissima di territorio ricadente in una Regione, la Calabria, che soffre sempre più dell'indifferenza di quest'Aula e di ogni organo istituzionale.
Il Sud, ed in particolare la Calabria, non rappresentano, evidentemente, una fetta di territorio meritevole della presenza dello Stato. Un'interrogazione parlamentare che vuole far luce e trovare soluzione ad un problema serio, che si ripercuote sulla salute dei cittadini, non rappresenta, evidentemente un interesse meritevole di tutela da parte del Governo e di quest'aula.

Tra l'VIII ed il IV secolo a.C. la Calabria era considerata la MAGNA GREGIA in quanto i Greci fondarono fiorenti colonie, così magnificenti e così importanti da superare, in alcuni casi, la stessa madrepatria. Era considerata come un paradiso terrestre....­

Ora nel 2013 i cittadini calabresi, che muoiono di tumori da troppo tempo e chissà quanti ancora ne moriranno, hanno invece la sventura di essere nati in un territorio deturpato dagli interessi economici delle mafie e dalla mala politica.

Ci si rende conto, contemporaneamente, dell'inutilità degli atti di ispezione e controllo a disposizione di noi Deputati, visto che l'unica cosa in cui il Governo appare puntuale è l'assenza di risposte alle interrogazioni scritte che, non avendo la stessa rilevanza mediatica dei question time, contano quanto il due di bastoni quando la briscola è a denari.
Confido, dunque, in una celere risposta all'interrogazione scritta in questione nonché ad una presa di coscienza dell'importanza rivestita da ogni genere di interrogazione.

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